Su questo blog si fa uso di cookies anche di terze parti. Proseguendo con la lettura si accetta la nostra Privacy Policy.

domenica 24 maggio 2015

Si agli adeguamenti pensioni secondo la Consulta.

  Il pronunziamento della Consulta che ha ritenuto illegittimo l'adeguamento delle pensioni, ha messo in subbuglio l'intero governo. Un vice ministro, mi sembra l'on. Zanetti, ha addirittura di "immorale" l'adeguamento delle pensioni "alte" - che vorrei sapere da che limite sono ritenute tali -.
   Immorale è una parola grave e pericolosa. Penso che l'immoralità non sta certo nell'adeguamento delle pensioni se queste sono state ottenute dopo decenni di lavoro, spesso duro e ad altissima responsabilità, bensì l'immoralità è tutt'altra cosa.
  Come vogliamo chiamare quei parlamentari, siano essi nazionali o regionali, che spendono decine di migliaia di euro per comprare i "voti" pur di essere eletti. Come chiamare il comportamento di quei parlamentari che, una volta "eletti" vengono "premiati con uno stipendio di c.a €. 12.000,00 mensili oltre benefit che triplicano lo stipendio, senza neanche premurarsi di presenziare ai lavori dei parlamenti - alcuni sono mancati in oltre il 90% delle sedute - se non in quelle "commissioni" retribuite a parte ? Come chiamare tutti gli sprechi, le tangenti, le concussioni che ci costano ogni anno una manovra finanziaria ? Questa, secondo me è la vera immoralità: cioè riuscire a sedersi su uno scranno per "arraffare" il più possibile, creare una rete che con molte probabilità gli permetterà di risedersi e continuare ad arricchirsi.
  Nessuno ha ordinato ai nostri politici di abbandonare la loro professione per la quale, se vogliono hanno il posto in caldo, per dedicarsi alla politica. Qualcuno diceva che la politica deve intendersi come "missione". Ma mi faccia il piacere. Se si decidesse di retribuire i politici in genere a "gettone di presaenza" con una diaria giornaliera, che so, equiparata a quella di un primario ospedaliero, la cosa potrebbe essere giusta.
  

la truffa

Qualche giorno fa la Consulta ha decretato che il blocco dell'adeguamento delle pensioni, così come messo in pratica in seguito alla famigerata legge Formero, è incostituzionale. Apriti cielo. I "grandi" economisti attualmente ministri dell'altrettanto "grande" governo Renzi - leggasi Padoan e Zanetti - hanno attaccato la sentenza senza mezzi termini e, in particolare il dott. Zanetti, è arrivato a parlare di "immoralità" se si fosse solo pensato al rimborso alle pensioni "d'oro" (leggasi superiori ai 2000,00 €. LORDI al mese). Mi chiedo quale siano le loro entrate mensili. Il tutto benedetto dal nostro Capo del governo che pienamente allineato, parla di BONUS, come se i NORMALI lavoratori - i nostri emeriti politici, la casta, non si toccano e accumulano pensione su pensione senza alcun limite - non si fossero SUDATI il loro trattamento pensionistico.
Mentre si discute di quanto e a chi sarà data la "mancetta della restituzione, ci si guarda bene dal dire cosa avverrà per il futuro. Già, non credo che i pensionati abbiano intenzione di defungere tutti insieme entro l'anno, per cui si profila la lotta  all'adeguamento non solo per il passato ma anche per il futuro.
Se è stato dichiarato illegittimo il blocco dell'adeguamento delle pensioni, da oggi TUTTI i pensionati dovrebbero ottenere le relative pensioni ADEGUATE al mantenimento del potere di acquisto. Lo saranno ? penso proprio di no, e questo è VERAMENTE IMMORALE, specie quando questi trattamenti ai soliti impossibilitati ad evadere o ad eludere, vengono decisi in maniera del tutto ILLEGITTIMA e ARBITRARIA da gente che comanda senza alcun titolo e che non si preoccupa di altro che tenersi stretta la poltrona e i loro stipendi, questi si veramente d'oro, e il loro altrettanto inspiegabili benefit. USQUE TANTUM RENZI ABUTERE NOSTRA PATENTIA ? Diamoci una svegliata. Facciamogli capire che la misura è ormai colma.

sabato 2 maggio 2015

patriottismo

Ieri, 1° maggio, giorno di festeggiamenti ufficiali e sfilate con relative pavoneggiature di personalità di ogni grado, mentre Milano era stata presa d'assalto dai "soliti" protestatori "contro tutto e contro tutti, ho potuto vedere due episodi, in particolare, che da persona matura, mi hanno lasciato di stucco:
 Un signore, evidentemente con spirito patriottico, ha ritenuto, in un giorno di festa, di ESPORRE il SUO TRICOLORE, sulla balaustra del suo balcone. Azione del tutto ovvia in una nazione "democratica". Immediatamente questo distinto Signore è stato fatto oggetto di tiro di uova e altri oggetti, e insieme a lui, è stata presa di mira la NOSTRA BANDIERA: quel tricolore che aveva sfilato solo pochi giorni fa, in occasione della liberazione. Festa espropriata dai partigiani comunisti che hanno preferito sfilare con la bandiera rossa al canto di "bandiera rossa". Si espropriato perchè  molti partigiani che hanno anche perso la vita, erano di colore diverso dal rosso, e sono morti per il Tricolore.
Ebbene, nelle tante parole dei nostri parlamentari, non ho sentito una, dico una sola parola di condanna per l'episodio del "tiro alla bandiera". Se ben ricordo una volta, quando si era veramente fieri di essere italiani, esisteva il reato di "vilipendio alla bandiera" reato ritenuto gravissimo e perseguibile d'ufficio.
Il secondo episodio quando il coro di bambini ha cantato l'inno nazionale con "una novità" - così è stato presentato da alcuni giornalisti televisivi - il testo dell'inno nazionale italiano, è stato cambiato nella parte che originariamente dice "SIAM PRONTI ALLA MORTE" con la frase " siam pronti alla vita". Mi chiedo se chi ha pensato di cambiare la frase ha letto e studiato in quale contesto il sig. Mameli ha scritto questa frase. Mameli presuppone che i Patrioti italiani son pronti a SACRIFICARSI per la PATRIA fino all'estremo sacrificio. Il siamo pronti alla vita cosa c'entra con il significato dell'inno stesso? ASSOLUTAMENTE NIENTE.  Anche in questo caso nessuno ha parlato. Un Inno nazionale, quello che ci rappresenta e ci identifica in tutto il mondo e in tutte le manifestazioni "ufficiali" può essere cambiato così semplicemente, sol perchè a qualcuno non "piace" il sacrificio? Mi auguro che un fatto simile non si ripeta più. Già ebbi a notare che una sociologa ha accannato l'inno al "femminile" cioè ha sostituito la 1° parola "Fratelli" con sorelle. Diceva che era necessario spingere per la parità dei sessi. Grande ignoranza: in italiano, almeno fino a quando non verrà cambiato anche questo, in caso di soggetti sia maschili che femminili, si usa il "genere maschile": fratelli può indicare l'insieme; sorelle esclude la presenza dell'altro genere. Questo accadeva in pubblico ma non in una manifestazione ufficiale; la sostituzione di "morte" con "vita" è avvenuta in occasione di una manifestazione ufficiale, alla presenza di moltissimi parlamentari, di quasi tutto il governo - compreso un ridente presidente - di alte personalità civili e militari, e la cosa non può passare in silenzio.