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domenica 26 ottobre 2014

Aiuto, cerchiamo di salvare l'Italia

E' indiscutibile, che chè possano raccontare i nostri governanti, che la situazione in Italia va sempre peggio. I 3 gorverni del "Presidente" o "tecnici", hanno avuto effetti deleteri, tutti negativi: gli aumenti del debito pubblico ( + 10% dal 2008 ad oggi) della disoccupazione ( + 55%) della chiusura delle imprese e della delocalizzazione, l'aumento dell'imposizione fiscale diretta e indiretta (Irpef, IVA, accise sul tabacco, sui carburanti, sulle rendite, Tasi, Tari, bolli e tante che non ricordo), il blocco degli adeguamenti degli stipendi e delle pensioni. I nostri tecnici sembrano non capire che se nell'UE non si riesce ad avere regole comuni - stipendi, tasse costo del lavoro, costi di gestione ecc. - qualsiasi manovra è destinata a fallire. Tutti sono "toccabili" meno le prebende dei nostri politici: ci chiediamo perchè i nostri deputati europei sono i più pagati, i nostri "onorevoli" lo stesso, perchè devono percepire uno stipendio d'oro anche se sono assenti alla maggior parte delle sedute parlamentari o perchè devono percepire la pensione - e che pensione - dopo 5 anni di "lavoro"? Si sbandiera la prossima riduzione delle tasse: quando? mi sembra che o in un modo o nell'altro si paga sempre di più: Si ventila un ulteriore aumento dell'IVA dal 22 al 25%, un prelievo dalle pensioni d'oro ( a partire dalla strabiliante cifra di €. 1.500,00 mensili). Certo, questa somma rappresenta un privilegio se si considera che circa il 50% dei pensionati non arriva ai mille euro, ma tant'è, il nostro premier, i nostri politici dovrebbero provare a vivere con queste somme.
Data questa premessa abbozzo la mia cura: a) Adeguamento delle tasse e dei contributi sul lavoro alla media europea b) elargire gli stipendi "lordi" e tassare il singolo come le società; c) Adeguare le indennità dei politici agli standard europei; d) responsabilità diretta degli amministratori se le opere pubbliche da loro appaltate non rientrano nella cifra appaltata e/o non viene portata a termine nei tempi previsti; d) se il bilancio di previsione di un ente o amministrazione non viene rispettato, immediata rimozione e richiesta di rimborso del surplus.

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