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giovedì 11 dicembre 2014

Sogni e realtà

Mentre l'ISTAT pubblicava l'aumento della disoccupazione negli ultimi mesi. Mentre si rendeva noto che negli ultimi 18 anni le tasse sono aumentate del 40%, il nostro "Premier" in giro per l'Italia a nostre spese, comunica che nell'ultimo mese sono stati assunti 400.000 lavoratori, che il suo governo ha diminuito le tasse per ben 18 miliardi e che tutto andrà per il verso giusto.
  Alle contestazioni dei disoccupati risponde che è l'ora di smetterla con le lamentele e il pessimismo e promette che andrà avanti volenti o nolenti. Mi viene in mente le parole del suo illustre corregionale "Non ti curar di loro ma guarda e passa".
Ma il NOSTRO, dimostra con i fatti che veramente non si cura di quei cittadini che sfiorano, in numero sempre più numeroso, la "indigenza" nel vero senso della parola. Prosegue la sua strada e, a scanso di reazioni democratiche nelle sedi istituzionali - leggasi Camera e Senato - cammina a colpi di fiducia. Viene spontaneo chiedersi perchè, se non esiste più lo scambio di idee, se i parlamentari, in barba alla Costituzione che attribuisce libertà di pensiero, sono obbligati a seguire le "direttive" dei capo gruppi, non vengono eliminati e sostituiti da un numero ristretto 20/30 deputati e 10/15 senatori, che discutano in separata sede cosa gli possa convenire di approvare e cosa no. State sicuri che avremmo un parlamento più veloce e, principalmente, un notevolissimo risparmio per le casse dello Stato. Ma anche loro "tengono famiglia" e in qualche modo devono pure sbarcare il lunario. Certamente non al livello di un pensionato "d'oro" ( pensionati comune con una pensione lorda di €. 1500,00 mensili) come dicono e ripetono gli attuali governanti ma bensì di almeno 5 cifre. Al cittadino comune è possibile bloccare gli adeguamenti e, addirittura, diminuire l'importo. Per loro questo NON è possibile.
Mi chiedo fino a quendo abuseranno della nostra pazienza e continueranno a fregarci bellamente.
Direi basta con le promesse, vediamo se riescono a portare a termine non dico tuttele promesse fatte al loro arrivo ma anche una sola. Il Job act è stato approvato, così, almeno, dicono. Peccato che deve essere completato dei decreti delegati. La riduzione delle tasse è una cosa reale. Peccato che se hanno diminuito di 10, hanno permesso agli enti locali - che non si fanno pregare - di aumentare anche di 30. Dopo TASI,TARI e altro, a giorni scade il pagamento dell'IMU. Potremo verificare, de visu, quanto avremo pagato di più. Grazie, sento il dovere di ringraziare per aver ridotto l'Italia, settima potenza industriale mondiale, un paese di disuccupati, indigenti e con la fuga delle imprese e dei giovani. In poche parole una nazione in recessione cronica.     

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