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sabato 11 aprile 2015

E la chiamano "accoglienza"

 Si fa sempre più aspra la polemica se bisogna "accogliere" tutti i profughi o se, a un certo punto, bisogna rimandarli a casa. La diatriba dura da anni, da quando fu approvata la legge Bossi-Fini, legge che, in pratica, con tutti i suoi, non decollò mai.
Oggi siamo invasi dai così detti profughi così come siamo invasi da ROM che, lungi dall'essere un popolo "nomade" si sono ben piazzati alle periferie delle città, anche occupando interi fabbricati.
Come alcune indagini hanno dimostrato, spesso la presenza e l'arrivo dei profughi non rappresenta altro che un grossissimo affare per quelle organizzazioni "umanitarie (?)" che, legate alla politica riescono ad ottenere il monopolio dell'assistenza.
Dopo lo scandalo di "Roma capitale" si è scoperto un questo business e, chiaramente, i servizi sullo stato nel quale vengono mantenuti questi profughi, si sono moltiplicati, dimostrando uno stato di abbandono e di INDECOROSO trattamento.
Inutile dire che sono sorte 2 fazioni contrapposte: i buonisti ad ogni costo: quella, cioè che chiede l'accoglimento ad oltranza, e falso assistenzialismo senza limite, e quelli che chiedono o il rimpatrio di quelli che NON hanno diritto all'asilo, ma anche un trattamento equiparato a molti italiani, pretendendo il rispetto delle nostre leggi. Credo che la diatriba non avrà mai fine, almeno finchè non verrà rintrodotto il reato di "clandestinità".
 Ma viste le condizioni disumane nelle quali versano i profughi con tutti i diritti di permanenza: quando va bene pseudo abitazioni senza acqua, servizi, spesso anche pericolanti, altrimenti qualche tenda e niente più - vedi i lavoratori africani stagionali - mi chiedo molto seriamente: Ma quello che diamo a queste persone si può chiamare accoglienza ? Ne dubito fortemente. Ed allora non sarebbe molto meglio diminuire il numero di questi profughi e trattarli con più umanità ?
Ed ancora: in considerazione della crescente VERA povertà di molti italiani, non sarebbe il caso che questi ultimi ricevessero, non dco uguali, ma una qualche attenzione affinchè fossero alleviate le loro difficoltà ? Saluti 

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